thumb do blog Vescovo Edir Macedo
thumb do blog Vescovo Edir Macedo

Fuoco nel Tempio

Imagem de capa - Fuoco nel Tempio

Il Tabernacolo era il Tempio mobile di Israele nel pellegrinaggio verso la Terra Promessa. Tra i tanti utensili, c’era il candelabro d’oro puro.

L’ordine Divino era che le sue sette aste fossero continuamente accese. Per questo, i sacerdoti dovevano mettere olio puro di olive schiacciate di continuo. (Esoso 27:20)

Sotto la Nuova Alleanza, ogni nato di Dio è un Tempio viaggiante dello Spirito Santo verso i cieli. Questo nuovo tempio, come l’esempio del Tabernacolo, ha anche bisogno di olio per mantenersi acceso. La sua luce non si spegne mai, perchè essa rappresenta la Presenza di Dio.

I sacerdoti si dividevano in turni per non lasciare il Tempio nell’oscurità. L’olio non poteva finire. Era un sacrificio costante.

Le fiamme del candelabro oggi sono la fede viva e attiva. Fede razionale, intelligente e soprannaturale che esige il sacrificio della propria volontà.

Per mantenere questa fede è necessario il sacrificio permanente del “proprio io”, in beneficio alla volontà di Dio.

Se facessimo un bilancio per sapere perchè ci sono tanti credenti spenti, noteremo la mancanza di luce. In altre parole, l’assenza dello Spirito.

E c’è mancanza di luce perchè c’è mancanza di olio puro.

Senza carburante non c’è fuoco. Senza fuoco non c’è luce e, di conseguenza, tenebre…